Il Presepio permanente della SS. Annunziata
Nel convento francescano della SS. Annunziata, una lunghissima tradizione ha sempre richiamato folle a visitare il presepio.
Artefice di della preparazione era fra Antonio Grimaldi, aiutato dai novizi.
Nel 1964 si pensò di fare di più e meglio.
I padri francescani, su consiglio del Dott. Carlo Chiappafreddo, ricorsero all’Associazione Italiana Amici del Presepio e nacque l’idea di realizzare un presepio artistico permanente.
Riportiamo, in prima persona, la cronaca del convento dell’estate 1965 per seguire le varie fasi del lavoro:
“Durante i mesi estivi, tutta la nostra attività è stata completamente assorbita da una realizzazione che resterà memorabile nella storia di questo convento…Il presidente dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, Angelo Stefanucci, era alla ricerca di un luogo che anche per ubicazione corrispondesse e concorresse a dare alla poesia natalizia un contributo e preparazione ambientale esterna…
Così nel mese di giugno s’iniziò a preparare l’ambiente. La scelta di questo cadde nel locale già adibito a foresteria esterna.
Abbattuta la parete divisoria e il pavimento delle stanze sovrastanti, si è ottenuto un locale di oltre cinque metri di larghezza per altrettanti di profondità, con sette metri di altezza. E’ stata costruita una panoramica a calotta in muratura, perfettissima, che dà l’impressione di trovarsi a cielo aperto. Ultimata la preparazione ambientale, si chiamò l’artista spagnolo Juan Marì Oliva, perché eseguisse i lavori del presepio”.
Questo, interamente in gesso, si scorge da una grande apertura centrale di m. 2,30x1,20 e da due aperture laterali.
A sinistra la grotta della Natività, fiancheggiata da un grande albero di leccio al naturale, che inquadra preziosamente tutta la costruzione.
Al centro una cascata d’acqua a cinque salti è come un invito verso il vasto panorama palestinese dove sono riprodotti: il lago di Gerico, il fiume Giordano, Gerico, Cana di Galilea e Gerusalemme.
A destra, infine, un edificio e lo scorcio di un vicolo di Betlemme.
Nel gioco di luci, dal pieno giorno si arriva alla profonda notte trapuntata di stelle; mentre sul cielo notturno, la traiettoria della cometa ed il lento passaggio dell’angelo attira l’attenzione dei visitatori.
Le figure sono di terracotta e digradano dall’altezza massima di trenta centimetri, fino alla minima di tre.
Il presepio venne inaugurato il 19 dicembre 1965 con una grandissima partecipazione di visitatori.
Con esso vennero inaugurati anche quattro diorami dello stesso autore.
Nel 1967, i frati decisero di costruire, accanto al presepio, una galleria per collocarvi i diorami già realizzati e altri dieci che commissionarono allo stesso artista.
Gli ultimi tre diorami, che concludono il ciclo della vita di Gesù, furono realizzati nel 1989 e firmati da Joan Marì e Josep Petit, quest’ultimo, successore del primo, alla guida dei presepisti di Barcellona.